martedì 11 giugno 2013

BANDIERA A SCACCHI!

Ebbene sì, il nostro percorso sull'evoluzione tecnologica nel mondo delle auto da corsa - svoltosi in parallelo con il corso di storia della tecnologia del Politecnico di Torino tenuto dal prof. Vittorio Marchis - giunge oggi al termine. Ma ripassiamo brevemente insieme le tappe del nostro itinerario.
La partenza è stata data, come accade in una qualsiasi competizione motoristica, dal SEMAFORO VERDE!, che ha introdotto quello che è stato il primo input di questo percorso di ricerca, IL "RAID EDITORIALE" DI LUIGI BARZINI, con la sua opera "LA META' DEL MONDO VISTA DA UN'AUTOMOBILE. DA PECHINO A PARIGI IN 60 GIORNI".
Lo step successivo è stato quello di creare un ABC DELLE AUTO DA CORSA, un vero e proprio 'alfabeto motoristico' che potesse aiutare e stimolare la nostra attività di ricerca. Con lo stesso scopo è stata  anche postata una MAPPA DEI SOTTOTEMI, in modo da schematiche e identificare istantaneamente le tematiche fondamentali del nostro blog.
Dopo questa prima fase introduttiva, sono state presentate due grandi innovazioni tecnologiche introdotte nelle auto di Formula 1, massima espressione mondiale di auto da corsa: IL KERS e IL DRS, spiegate prima  da  un punto di vista prettamente teorico, poi grazie a un VIDEO SU KERS E DRS, dove il tre volte campione del mondo di F1 Sebastian Vettel riassume sinteticamente queste due tecnologie.
Una parte molto importante di questo percorso è stata quella incentrata sull'analisi dell'evoluzione di alcune componenti fondamentali di un'auto da corsa nel corso degli anni:
  • il cambio:
  • le sospensioni:
PULL-ROD & PUSH-ROD;
  • aerodinamica:
EVOLUZIONI AERODINAMICHE;
  • video complessivo:
EVOLUTION OF F1 CAR IN 1 MINUTE.

Una tappa del nostro percorso è stata incentrata sul tema della sicurezza nel motorsport, analizzando l'evoluzione negli anni di uno degli elementi più rappresentativi, IL CASCO.
Un post è stato dedicato anche a un curioso esperimento provato negli anni Settanta, LA TYRRELL A SEI RUOTE ( con VIDEO).
In un altro post, invece, è stato approfondito un aspetto di grande rilevanza, soprattutto ai giorni nostri, in un auto da corsa, L'ASSETTO.
E' stato anche cercato un collegamento apparentemente difficile, ma possibile e davvero interessante, con il mondo dell'arte grafica:
Infine abbiamo anche aperto due brevi parentesi per ricordare due grandi protagonisti del passato tanto amati dal pubblico: AYRTON SENNA e GILLES VILLENEUVE.


venerdì 7 giugno 2013

AUTO DA CORSA & . . . PITTURA - PARTE 2

Andrea Del Pesco - Michael Schumacher

Andrea Del Pesco - Eddie Irvine

Andrea Del Pesco - Ayrton Senna

Andrea Del Pesco - Fernando Alonso

Andrea Del Pesco - BrawnGP
  
Andrea Del Pesco - M Schumacher & F2004

Andrea Del Pesco - Fernando Alonso Monaco 2012

Andrea Del Pesco - Kimi Raikkonen

Andrea Del Pesco - Jhonny Herbert

Andrea Del Pesco - Sebastian Vettel

AUTO DA CORSA & . . . PITTURA - PARTE 1

Guerrero - Alberto Ascari

 Andrea Del Pesco - Mercedes 1955

Andrea Del Pesco - Gilles Villeneuve

Andrea del Pesco

Andrea Del Pesco - Mercedes 1955

Giovanni Cremonini - Alberto Ascari

Andrea Del Pesco - Gilles Villeneuve

mercoledì 5 giugno 2013

AUTO DA CORSA & . . . CARTONI ANIMATI

Un altro collegamento davvero divertente che lega il mondo delle auto da corsa ai cartoni animati. Ecco qui i trailer dei due lungometraggi firmati Disney-Pixar dai titoli "Cars- Motori Ruggenti" e "Cars 2".




sabato 1 giugno 2013

LA TYRRELL A SEI RUOTE (VIDEO)


LA TYRRELL A SEI RUOTE

La Tyrrell Project 34 è sicuramente una delle automobili da competizione più famose e riconoscibili in assoluto. Ma l'unica monoposto a sei ruote ad aver partecipato al Campionato del Mondo di Formula Uno non è l'unico tentativo di sfruttare due ruote in più delle canoniche quattro nel mondo delle competizioni automobilistiche. Scopriamo ora tutti i modelli di auto da corsa in cui fu sfruttata questa geniale intuizione di Derek Gardner, progettista Tyrrell negli anni Settanta.

La Tyrrell P34 e le altre monoposto a sei ruote

 Jody Scheckter - Tyrrell P34 (1976)

Patrick Depailleur - Tyrrell P34 (1976)

March 2-4-0 (1977)

Williams FW08-B (1982)

venerdì 24 maggio 2013

SOSPENSIONI

Differenza tra un tipo di sospensione Pull-Rod (il primo a essere introdotto) e Push-Rod.

Nelle sospensioni pull rod (dette anche "a tirante") il braccio che collega la ruota alla barra di torsione è posizionato in basso e ha il vantaggio di sopportare carichi maggiori e di pesare e ingombrare meno. Senza dimenticare l'abbassamento del baricentro.

Nelle sospensioni push rod (o "a puntone") il braccio sistemato più in alto garantisce invece un migliore controllo dell'ammortizzatore ed è più efficace dal punto di vista aerodinamico su monoposto caratterizzate dal musetto alto, cioè tutte quelle moderne.

giovedì 23 maggio 2013

LE GOMME SCANALATE

Le gomme scanalate del 1998, introdotte per aumentare la sicurezza e rallentare le monoposto. Questo tipo di gomme sono state utilizzate fino al 2008.



mercoledì 22 maggio 2013

F1 TYRE HISTORY

Ecco un video sintetico, ma piuttosto approfondito, in cui Fabiano Vandone spiega l'evoluzione degli pneumatici da corsa (nello specifico quelli Pirelli) dal 1951 ad oggi.

sabato 18 maggio 2013

I PROGRESSI DELLA SICUREZZA - IL CASCO

La sicurezza negli sport motoristici, soprattutto negli ultimi anni, ha patto notevoli progressi e rappresenta uno degli aspetti fondamentali nel mondo delle corse, a differenza del passato, in cui veniva fortemente sottovalutata. L'evoluzione del casco dal 1950 ad oggi rappresenta emblematicamente il grande passo in avanti compiuto in questo senso.

Casco Alberto Ascari 1950

Casco Jackie Stewart 1971

Casco Gilles Villeneuve 1980

Casco Ayrton Senna 1990

Casco Michael Schumacher 1997

Casco Kimi Raikkonen 2004

Casco Nico Hulkenberg 2010

HANS (Head And Neck Support) - Dispositivo di sicurezza utilizzato dai piloti di auto da corsa. Il suo scopo è quello di ridurre la possibilità di lesioni alla testa e/o al collo - come una frattura cranica basilare -  in caso di incidente

martedì 14 maggio 2013

EVOLUTION OF F1 CAR IN 1 MINUTE

Un video davvero curioso che mostra l'evoluzione delle monoposto dal 1950 al 2012 con un disegno semplice ma davvero efficace.

mercoledì 8 maggio 2013

SALUT GILLES! - 31 YEARS ON

Un'altra breve parentesi per ricordare un altro grande campione del motorsport, Gilles Villeneuve, l'Aviatore, a trentun'anni dalla sua scomparsa avvenuta a Zolder, durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio 1982. Salut Gilles!



domenica 5 maggio 2013

L'EVOLUZIONE DEL VOLANTE - parte 4


Volante Red Bull Racing RB8 (2012)


Volante Ferrari F138 (2013)

Concludiamo con un video in cui Giorgio Piola spiega come, attualmente, anche i volanti di due vetture della stessa scuderia (in questo caso la Mercedes) presentino significative differenze per soddisfare le esigenze del pilota.

sabato 4 maggio 2013

L'EVOLUZIONE DEL VOLANTE - parte 3

Giorgio Piola illustra i volanti dei primi anni 2000.


L'EVOLUZIONE DEL VOLANTE - parte 2


Volante Ferrari 640 F1 (1989)

(Questo fu il primo esemplare a presentare i primi pulsanti sullo sterzo. Erano due: uno per il folle (in quell'anno fu introdotto anche il primo cambio differenziale dalla Ferrari) e uno utile al pilota per bere.)


Volante Ferrari F399 (1999)


Volante BMW F1-08 (2008)


venerdì 3 maggio 2013

L'EVOLUZIONE DEL VOLANTE - parte 1

Oggi il volante è uno dei componenti più importanti in una vettura da corsa. In Formula 1, ad esempio, è un vero e proprio computer dotato di un numero elevatissimo di pulsanti multifunzionali, che permettono di interagire con la macchina in qualsiasi momento e in un margine di tempo estremamente ridotto. La tecnologia applicata sui volanti ha trovato, inoltre, parecchi riscontri anche nel campo delle auto di serie, ancora una volta in ottica sicurezza, permettendo al conducente meno possibilità di distrazioni dovute al rilascio delle mani dal volante stesso. Vediamo ora la sua evoluzione  negli anni, a partire dal 1950 fino ai giorni nostri.


Volante Alfa Romeo 1950


Volante Ferrari 1960

Volante Ferrari fine anni '70

mercoledì 1 maggio 2013

1 MAGGIO 1994 - 1 MAGGIO 2013

Oggi vorrei aprire una breve parentesi. Sì, perché oggi ricorre il 19°anniversario della scomparsa di uno dei piloti più forti e vincenti della storia, Ayrton Senna da Silva. Ayrton era non solo un modello professionale per i suoi colleghi, ma anche un esempio di vita per tutti noi. Uomo dedito al suo lavoro con una passione unica, dimostrò anche il suo coraggio fuori dal mondo delle corse, e il suo stile di vita rappresenta un modello e un esempio per tutti noi. CIAO AYRTON!


"Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita."


"Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza."


"La cosa più importante è essere te stesso, senza permettere a nessuno di ostacolarti, senza essere diverso perché qualcuno vuole che tu sia diverso. Devi essere te stesso. Molte volte farai degli errori a causa della tua personalità, del carattere o delle interferenze che puoi trovare lungo il cammino. Ma solo così puoi imparare: dai tuoi errori. E' questa la cosa principale: utilizzare gli errori per imparare. Io credo nell'abilità di concentrarsi profondamente, in modo da rendere e progredire ancora di più."

lunedì 29 aprile 2013

IL CAMBIO - parte 4


Concludiamo questo approfondimento con un accenno al funzionamento dell'attuale cambio di una monoposto di Formula 1. Nel video che segue Nico Rosberg, attuale pilota della Mercedes, e Ross Brawn ci illustrano brevemente come lavora effettivamente un cambio di Formula 1.


sabato 27 aprile 2013

IL CAMBIO - parte 3

Analizziamo ora le caratteristiche principali del cambio sequenziale (illustrate nel link sottostante), introdotto per la prima volta in Formula 1 tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, e che attualmente comincia a diffondersi sempre più anche nelle auto stradali, anche se per ora è un privilegio che solo pochi possono permettersi. L'introduzione di questo nuovo sistema del cambio può essere letto anche nell'ottica della sicurezza, in quanto consente meno distrazioni all'automobilista, il quale non ha più la necessità di staccare una mano dal volante per cambiare la marcia.

derapate.it - Il cambio sequenziale


IL CAMBIO - parte 2


In questo video - che riporta un giro di pista di Ayrton Senna sulla pista più ostica del Mondiale di F1 - è possibile ammirare come il pilota gestisca nelle strettoie del principato monegasco uno degli ultimi esemplari di cambio a leva in Formula 1, prima dell'introduzione del cambio semiautomatico, azionabile con due leve (chiamate paddle) poste dietro il volante. Il primo costruttore a introdurre la nuova tipologia di cambio fu la Ferrari nel 1988.


IL CAMBIO - parte 1

Il cambio è, come sappiamo, una delle componenti fondamentali di una qualsiasi automobile, non solo da corsa. Il cambio è un componente meccanico che ha la funzione di modificare la caratteristica della potenza in uscita da un motore, permettendo di selezionare di volta in volta un rapporto di trasmissione differente, dalla gamma di cui il cambio è dotato. Il cambio è una macchina trasformatrice, caratterizzata da una certa gamma di rapporti e da un valore di efficienza, non unitaria, per ciascuno di essi.
Il cambio ha subito un'evoluzione tecnologica esponenziale soprattutto negli ultimi decenni. In questo il mondo delle corse ha dato un forte contributo in questo percorso di ricerca e sviluppo. Scopriamo insieme alcuni esemplari.

IL DEBUTTO DEL CAMBIO MANUALE
Una volta applicato all'automobile il concetto di frizione, un'altro problema si presentò ai progettisti del Secolo Scorso: quello delle velocità. I primi prototipi - e alcuni quadricicli prodotti tra la fine del '800 e i primi del '900, infatti, erano monomarcia. Questo perché, purtroppo, i motori a combustione interna forniscono i migliori livelli di coppia in un arco definito di giri (più o meno ampio a seconda del tipo di motore), di conseguenza, avere un rapporto di trasmissione fisso, vuol dire, principalmente, dover necessariamente sfruttare il motore anche a quei regimi in cui non è capace di "dare il meglio di sé". Se si voleva migliorare la velocità in piano era necessario allungare il rapporto; se, invece, si volevano migliorare le prestazioni in salita, si faceva l'operazione contraria. Balzò, quindi, chiaro, agli occhi degli ingegneri dell'epoca che era necessario un dispositivo in grado di variare, in marcia, il rapporto di trasmissione per permettere al propulsore di girare sempre a regimi "convenienti" dal punto di vista dell'erogazione di coppia e/o potenza: nasce il cambio di velocità. 
Su questo dispositivo ripose la sua attenzione anche Leonardo, nel contesto di una serie di "carri automotori", propulsi da molle, da egli stesso progettati in un epoca "insospettabile" come il Rinascimento. Per completezza d'informazione diremo che il variatore di velocità di Leonardo era paurosamente simile (ma, chiaramente, non uguale...) ai cambi di velocità attuali.