lunedì 29 aprile 2013

IL CAMBIO - parte 4


Concludiamo questo approfondimento con un accenno al funzionamento dell'attuale cambio di una monoposto di Formula 1. Nel video che segue Nico Rosberg, attuale pilota della Mercedes, e Ross Brawn ci illustrano brevemente come lavora effettivamente un cambio di Formula 1.


sabato 27 aprile 2013

IL CAMBIO - parte 3

Analizziamo ora le caratteristiche principali del cambio sequenziale (illustrate nel link sottostante), introdotto per la prima volta in Formula 1 tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, e che attualmente comincia a diffondersi sempre più anche nelle auto stradali, anche se per ora è un privilegio che solo pochi possono permettersi. L'introduzione di questo nuovo sistema del cambio può essere letto anche nell'ottica della sicurezza, in quanto consente meno distrazioni all'automobilista, il quale non ha più la necessità di staccare una mano dal volante per cambiare la marcia.

derapate.it - Il cambio sequenziale


IL CAMBIO - parte 2


In questo video - che riporta un giro di pista di Ayrton Senna sulla pista più ostica del Mondiale di F1 - è possibile ammirare come il pilota gestisca nelle strettoie del principato monegasco uno degli ultimi esemplari di cambio a leva in Formula 1, prima dell'introduzione del cambio semiautomatico, azionabile con due leve (chiamate paddle) poste dietro il volante. Il primo costruttore a introdurre la nuova tipologia di cambio fu la Ferrari nel 1988.


IL CAMBIO - parte 1

Il cambio è, come sappiamo, una delle componenti fondamentali di una qualsiasi automobile, non solo da corsa. Il cambio è un componente meccanico che ha la funzione di modificare la caratteristica della potenza in uscita da un motore, permettendo di selezionare di volta in volta un rapporto di trasmissione differente, dalla gamma di cui il cambio è dotato. Il cambio è una macchina trasformatrice, caratterizzata da una certa gamma di rapporti e da un valore di efficienza, non unitaria, per ciascuno di essi.
Il cambio ha subito un'evoluzione tecnologica esponenziale soprattutto negli ultimi decenni. In questo il mondo delle corse ha dato un forte contributo in questo percorso di ricerca e sviluppo. Scopriamo insieme alcuni esemplari.

IL DEBUTTO DEL CAMBIO MANUALE
Una volta applicato all'automobile il concetto di frizione, un'altro problema si presentò ai progettisti del Secolo Scorso: quello delle velocità. I primi prototipi - e alcuni quadricicli prodotti tra la fine del '800 e i primi del '900, infatti, erano monomarcia. Questo perché, purtroppo, i motori a combustione interna forniscono i migliori livelli di coppia in un arco definito di giri (più o meno ampio a seconda del tipo di motore), di conseguenza, avere un rapporto di trasmissione fisso, vuol dire, principalmente, dover necessariamente sfruttare il motore anche a quei regimi in cui non è capace di "dare il meglio di sé". Se si voleva migliorare la velocità in piano era necessario allungare il rapporto; se, invece, si volevano migliorare le prestazioni in salita, si faceva l'operazione contraria. Balzò, quindi, chiaro, agli occhi degli ingegneri dell'epoca che era necessario un dispositivo in grado di variare, in marcia, il rapporto di trasmissione per permettere al propulsore di girare sempre a regimi "convenienti" dal punto di vista dell'erogazione di coppia e/o potenza: nasce il cambio di velocità. 
Su questo dispositivo ripose la sua attenzione anche Leonardo, nel contesto di una serie di "carri automotori", propulsi da molle, da egli stesso progettati in un epoca "insospettabile" come il Rinascimento. Per completezza d'informazione diremo che il variatore di velocità di Leonardo era paurosamente simile (ma, chiaramente, non uguale...) ai cambi di velocità attuali.


mercoledì 24 aprile 2013

KERS & DRS - VIDEO

Sebastian Vettel, tre volte campione del mondo di Formula 1 (2010-2011-2012) ci spiega in pochi secondi il funzionamento dei due sistemi (KERS e DRS) affrontati nei due post precedenti.


IL DRS


Il DRS (Drag Reduction System) è un dispositivo presente sulle monoposto di Formula 1 introdotto nella stagione 2011 e che è tuttora utilizzato nella stagione corrente, anche se alcune variazioni del regolamento hanno modificato le condizioni di utilizzo in qualifica e in gara. Il DRS consiste essenzialmente in un flap regolabile posto sull'ala posteriore della vettura che, una volta azionato dal pilota, consente una forte riduzione della deportanza dell'auto in rettilineo e quindi un aumento significativo della velocità di punta. La funzione principale del DRS è quella di favorire i sorpassi in gara.


martedì 23 aprile 2013

IL KERS


Il KERS (Kinetic Energy Recovery System) è un sistema di recupero dell'energia cinetica, che durante la fase di frenata di un'auto viene solitamente dispersa sottoforma di calore. Quest'energia viene parzialmente recuperata e utilizzata sottoforma di energia meccanica o elettrica. Questa distinzione è dovuta principalmente all'impiego, nel sistema, di una batteria a volano o di una batteria elettrica (la seconda è stata fino ad ora quella maggiormente privilegiata). Il KERS ha avuto il suo primo vero utilizzo in Formula 1 a partire dal 2009 e comincia da qualche anno ad essere presente anche su alcuni modelli stradali (Ferrari è sicuramente la casa automobilistica che ha ottenuto i maggiori progressi in questo ambito). L'introduzione del KERS in Formula 1 viene giustificato da un duplice scopo: la promozione di nuove tecnologie a basso impatto ambientale impiegabili anche in vetture stradali e l'aiuto dei sorpassi in gara.
Wikipedia - Il KERS

domenica 21 aprile 2013

MAPPA DEI SOTTOTEMI

Riportiamo una mappa concettuale piuttosto sintetica, ma che illustra a grandi linee quelli che saranno i sottotemi sviluppati all'interno di questo blog, i punti nodali del nostro percorso di ricerca.




sabato 20 aprile 2013

L'ABC DELLE AUTO DA CORSA


A - ALETTONE
B - BARRA ANTIROLLIO
C - CAMBIO
D - DRS (DRUG REDUCTION SYSTEM)
E - EFFETTO SUOLO
F - FONDO PIATTO
G - GOMME
H - HONEY COMB
I - IBRIDO
K - KERS
L - LIMITATORE
M - MOTORE
N - NOLDER
P - PULL/PUSH ROD
R - RIPARTITORE DI FRENATA
S - SCOCCA
T - TESTATA
U - URTO
V - VOLANTE
Z - ZAVORRA

sabato 13 aprile 2013

IL "RAID EDITORIALE" DI LUIGI BARZINI

Il punto di partenza di questo percorso è l'opera di Luigi Barzini (1874-1947), inviato de Il Corriere della Sera,  intitolata "LA META' DEL MONDO VISTA DA UN'AUTOMOBILE. DA PECHINO A PARIGI IN 60 GIORNI". Si tratta di un vero e proprio raid editoriale che racconta, passo dopo passo, tutte le tappe di questa grandiosa impresa, considerata all'epoca quasi impossibile da compiere, e alla quale lo stesso Barzini prese parte. (Immagine)





martedì 9 aprile 2013

SEMAFORO VERDE!

Ed eccoci finalmente, ci siamo! Parte questa nuova avventura, che ci permetterà di scoprire nuovi ed interessanti aspetti  di questo mondo così misterioso ed affascinante che è l'automobile. Si, perché l'automobile non può semplicemente essere vista come un mero e semplice mezzo di trasporto, ormai  onnipresente nella vita di tutti i giorni per la maggior parte di noi. L'automobile può essere considerata l'emblema di quel sogno che ognuno di noi custodisce gelosamente nel cassetto più profondo e nascosto del proprio cuore, celando dietro di sé la passione,  la dedizione e la forza di volontà che ciascuno impiega per raggiungerlo e rappresentando  il limite ultimo oltre il quale cerca di spingersi l'uomo. Tutto ciò lo si può vedere constatare realmente nel mondo delle corse, dove la sfida alla perfezione suprema oltrepassa ogni limite pensabile. Lo scopo di questo nuovo percorso - che procederà parallelamente al corso di "Storia della Tecnologia" del Politecnico di Torino, tenuto dal prof. Vittorio Marchis - è quello di approfondire lo sviluppo della tecnologia delle auto da corsa (su tutte le monoposto di Formula 1, massima espressione dello sport motoristico a livello mondiale) e come questo ha influito sull'evoluzione e il miglioramento delle auto stradali, diventate oramai delle vere e proprie opere d'arte in questo senso. Buon divertimento!